Vo narrarvi un gran castigo
Ch'é toccato a Federigo.
Delle bestie il patimento
Era a lui divertimento.
Alle mosche quel monello
Appressarvi bel bello,
Se posar vedeva chete
Sulla candida parete.
Zaf! la mano egli serravo,
E le incaute imprigionava.
Poi le alucce dell'insetto
Via strappava per diletto.
Con in mano lo sgabellino
Un di' uccise il canarino.
Inseguiva come un matto
La gallina, il cane, il gatto;
Ed un giorno quel feroce,
Spenta in lui del cor la voce,
Quasi crederlo non lice,
Bastonò la nutrice