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Volo Libero

Paolo Meneguzzi

Abasso i miei occhi e vedo
che sto per scivolare giù
la terra frana sono
fragile, fragile
Io sono arrivato credo
fino a quel punto limete
in cui non sai nemmeno
ciò che vuoi, ciò che vuoi,

Quando salterò
in questo vuoto davanti a me
forse proverò
il gusto del volo libero
non l'ho fatto mai
ma il momento arriva e poi
un solo passo e vai

Col vento negli occhi vedo
le luci della mia città,
che da quassù
mi sembra
piccola, piccola
le gambe nel vuoto siedo
sul bordo dell'immensità
nel turbinio di cascate
ripide, ripide

Quando salterò
in questo vuoto davanti a me
forse proverò
il gusto del volo libero
fermarmi non si può
per niente al mondo rinuncerei
adesso è ora vai!

Mi lancio è bastato un attimo
non guardo perché c'è nulla sotto me
il mio paracadute per difendermi
Io lo so che sei tu...
un colpo preciso e te aprirai
non è troppo tardi mai
non lasciarmi più cadere dasolo...

E adesso che guardo giù
la terra che si avvicina a me
adesso so com'è il gusto del volo libero
È una discesa che vorrei
non finisse mai
come i sogni più belli che tu farai.






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