Lei passeggiò, sulla strada accanto a me per un po' senza dire neanche una parola ed era strano, strano quel suo modo di camminare di evitare, come se inciampasse fra le alghe secche e le conchiglie in riva al mare. Poi mi parlò, all'improvviso in mezzo al sole che franava da un palazzo illuminandole i capelli. Mi disse piano, piano
"Tu non sei certo come quelli, tu sei gentile, sei diverso ma se mi deluderai, io non mi arrenderò e sempre dritto in mezzo al cuore sparerò" Poi mi disse ancora mentre il vento gonfiava la sua gonna "Sai, sono stata anche insieme ad una donna ma tu mi puoi capire, lo so è questione di tenerezza, insicurezza o che ne so, comunque non la scorderò...
Mio padre è andato, si son divise le nostre strade e lui è via, lontano da me e da mia madre ma lei ci pensa a quel bastardo ed io la sento singhiozzare quando è sera, quando è sola quando è troppo sola ma io no, io non mi arrenderò e sempre dritto in mezzo al cuore sparerò" E non c'è posto per quelle come me, prostitute della vita ma è la gente, sai, che me lo costringe a fare sparare sempre dritto al cuore sempre al cuore... E ciao e via, via sorridendo se n'è andata ed io son qui al bar, con una birra disperata qui davanti al cielo di settembre con le sue nuvole di perla così strane, agitate, confuse proprio come lei, proprio come lei, come quella là che non si arrenderà e sempre dritto in mezzo al cuore dritto in mezzo al cuore sparerà.